sabato 18 settembre 2010

Mordimi - Vampires Suck

Mi trovo in difficoltà. Scrivere una recensione di Mordimi è un po’ come esprimere un parere gastronomico sull’enterogermina. Non sa di niente.

Il film dovrebbe essere una parodia sul genere dei vari Scary Movie, Epic Movie, Hot Movie, Disaster Movie e tutti quei "Qualcosa Movie" che vi vengono in mente. Infatti, per coincidenza, è scritto e diretto dagli stessi geniacci. Alla loro migliore prova per quanto mi riguarda, non perché il risultato sia buono, ma perché perlomeno è solo incredibilmente noioso invece che insopportabilmente irritante. Questa volta, per portare una ventata di freschezza, centrano il loro mirino su una saga in particolare, invece che su una categoria narrativa in senso lato.

E così rubano la trama di Twilight e producono una copia più economica e più insulsa dei tre film della saga centrifugati in 82 minuti. Possiamo anche dirlo, già i film originali non erano un granché. Non c’era veramente nessun bisogno di farne un sunto. Stephanie Mayer dovrebbe probabilmente fare causa.

E’ imbarazzante vedere una commedia languire nel silenzio per un’ora e mezza, con battute lanciate in una platea che è un vuoto cosmico. In fondo mi dispiace che Twilight non sia riuscito ad ottenere una parodia migliore. Molte delle frecciate del film consistono nel menzionare una serie di reality show, quando non sono completamente devote a sottolineare la loro rilevanza rispetto all’universo a cui si ispirano, come se gli “autori” non capissero che per il pubblico questo concetto sia già assodato. Ad eccezione forse di chi è andato in bagno ed è poi rientrato per errore nella sala sbagliata. Un continuo rimarcare e spiegare, rompendo la quarta parete. Esempio: Jacob perché sei sempre senza maglietta? – E’ scritto nel contratto – Jacob mostra il contratto, sguardo in macchina. Inesorabile gelo.

Ho contato tre risate. Quando nella caffetteria accanto ai Sullen (i nostri Cullen) appaiono i tipi di Jersey Shore tutti oliati e in posa. Quando Becca (si, i giochi sui nomi sono la parte peggiore) dice di aver capito cosa sia Edward in realtà, ben vestito, bianco cadaverico e sessualmente astinente, è un Jonas brother. Quando Edward dice a Becca che anche solo l’odore del suo fiato è il Paradiso e lei gli pianta una flautolenza in faccia fancendolo volare giù dalla finestra, come il miglior Fantozzi. Preso il pubblico per sfinimento alla fine sulla puzzetta si rilassa e si fa due ghigni.

Devo ammettere che le scenografie e i costumi sono calzanti e Jenn Proske fa un’ottima imitazione di Kristen Stewart che parla guardando per terra, sbatte le ciglia e si morde le labbra. Se solo le avessero dato qualcosa di divertente con cui destreggiarsi.

L’impressione generale è che i timonieri di questa iniziativa fossero troppo sfaticati per qualsiasi cosa che non fosse una copia scena per scena dell’originale, quando focalizzandosi di più su un’effettiva satira dell’universo di Twilight avrebbero ottenuto, con un po’ di sagacia, forse, qualcosa di davvero divertente.

Credo abbiano cercato di prendere in giro Twilight senza far arrabbiare i fan e con questo intendo che hanno semplicemente mostrato loro, di nuovo, i film che avevano già gradito.

(Cristina Fanti)

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