Se la mattina di buon’ora apri la porta della tua stanza di motel e sul ballatoio di fronte, incorniciato da palme alte e sottili, vedi passare il personaggio di un manga con lunghi capelli blu raggruppati in aculei che sfidano la gravità, arco e frecce in spalla e biglietto dell’autobus in mano, con buona probabilità sei al Comic-Con di San Diego. Nel qual caso le meraviglie sono solo all’inizio.
Quest’anno la manifestazione, che ormai raccoglie molto più che fumetti e che, come ci ha detto ridacchiando l’attrice Amanda Seyfried, sarebbe più giusto chiamare solo Con, ha aperto i battenti ieri, mercoledì 20 luglio, con una preview night all’insegna di JJ Abrams. Le anteprime mondiali di Alcatraz e Person of Interest sono state lanciate nell’atmosfera. La prima fa esplodere la folla, con giochi di parole e riferimenti all’“isola”, evidentemente una diversa e più nota di quella a cui siamo abituati, dalla bocca di Jorge “Hurley” Garcia, uno dei protagonisti, e una trama che intreccia mistero sovrannaturale e thriller, ben degna dell’interesse generato dal suo fratello maggiore. Il secondo atterra in piedi ma non esalta, nonostante il boato per l’ingresso in scena di Michael “Ben Linus” Emerson, altro purosangue abramsiano. La strana coppia Emerson - Jim Caviezel non convince del tutto, ma vedere Gesù abbattere malviventi a gruppi di cinque a mani nude tra le strade di New York può avere il suo perché. Entrambe le serie saranno trasmesse in autunno rispettivamente su FOX e CBS.
Tornando ad oggi, alle palme e a San Diego, l’obiettivo primario è battagliare la folla che giunge in città per il primo giorno ufficiale di mostra. Allungando un braccio si toccano le stelle e la frenesia è palpabile.
La mattina comincia presto, al primo albeggiare, breaking dawn, con i fan di Twilight Saga accampati fuori alla famigerata Hall H, che contiene 6500 corpi ed è il cuore cinematografico del Comic-Con. E’ impossibile entrare per i sani di mente, ma mi dicono che Pattinson ha portato con sé un interessante capigliatura. Buon per lui.
Il press tour per i non vampiri è inaugurato da In Time, il nuovo thriller sci-fi di Andrew Niccol. In una futuristica Los Angeles la moneta con cui fare affari è il tempo. A 25 anni si smette d’invecchiare e si muore l’anno successivo a meno che non vengano immessi nuovi anni nel sistema. Il tempo si baratta e si ruba, tutto pur di sopravvivere, da eterni ragazzi. Justin Timberlake e Amanda Seyfried, il cui unico commento intelligente della giornata ho già anticipato, sono due fuggiaschi, e ad un certo punto si baciano. Questo e poco altro è ciò che ci è stato fatto vedere nel trailer di presentazione. Niccol scrive e dirige, ed etichetta il film come un Fuggitivo che incontra Blade Runner. Nelle sale il prossimo Halloween, non promette scintille, anche se il tatuaggio luminoso che indica quanto tempo resta ad ognuno potrebbe fare moda.
Sbarca poi sul palco Andy Serkis con il suo regista Rupert Wyatt per mostrare un paio di scene da L’Alba del Pianeta delle Scimmie, un prequel del remake dell’originale, in cui si racconta come uno scimpanzé allevato da un uomo (James Franco) e per questo dotato di una sensibilità speciale, abbia guidato la rivoluzione dei primati che ha spazzato via la nostra specie e distrutto la statua della libertà. Realizzato con sofisticata motion capture, che ormai dovrebbe contenere la parola “serkis” nel nome, graficamente sembra spiccare il volo. Narrativamente resta un grande punto interrogativo.
La giornata tocca il suo picco più alto con Ridley Scott, in collegamento dall’Islanda, e Charlize Theron, in carne ed ossa, che parlano, ma in realtà non dicono niente, di Prometheus, attesissimo prequel di Alien, che più che un prequel è una storia liberamente ispirata da. Più precisamente, alla fine di una chiacchiera lunga un’ora, si capisce che l’unico collegamento fra i due film è la presenza di una sostanza aliena. Il resto verrà mantenuto tassativamente segreto fino all’uscita, ad un anno da ora. E’ stato comunque un piacere vederti Ridley.
Robert Rodriguez presenta i suoi nuovi progetti. Spy Kids 4 in 4D, con una cartolina da grattare in corrispondenza di alcuni tasselli quando appare un’indicazione sullo schermo per poter sentire gli stessi odori che titillano le narici dei protagonisti. Due nuovi film tratti dal fumetto Heavy Metal e dal mondo visionario di Frank Frazetta. Ma soprattutto la sua nuova casa di produzione che bypassa le major. Un genio. E molto più sexy di Timberlake.
La giornata si conclude con Guillermo del Toro e Jon Favreau che parlano di Cowboys and Aliens, la cui prima mondiale si terrà su queste spiagge sabato sera, e dei nuovi progetti legati alla Disney. Del Toro dirigerà un adattamento cinematografico della giostra Haunted Mansion, come è successo per Pirates of the Caribbean, e ci racconta di aver nascosto delle monetine lungo il percorso del trenino che vi passa attraverso perché, cito, è un “weird fat motherfucker”. Se avete in programma una gita a Disneyland sapete come intrattenervi.
Dopo un cameo di Stan Lee, che ci porta il primo fumetto con colonna sonora incorporata, protagonista una star della musica giapponese, tutti incolonnati per tornare in albergo, di corsa, a riposare, perché domani arriva Spielberg!
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